sabato 5 marzo 2011

SALVAGUARDARE L’OPPORTUNITA’ ECONOMICA DEL PUNTO FRANCO Messina


comunicato  stampa

SALVAGUARDARE L’OPPORTUNITA’ ECONOMICA DEL PUNTO FRANCO, E LA SUA DELOCALIZZAZIONE NELLA ZONA TIRRENICA. DESTINAZIONE TURISTICO-CULTURALE-AMBIENTALE PER LA FALCE.  VANTAGGI FISCALI PER I NOSTRI ENTI LOCALI TERRITORIALI.

“Nel valutare positivamente ogni iniziativa politica e legislativa finalizzata alla valorizzazione e tutela del territorio della città di Messina ed in particolare del porto,dell’affaccio a mare e nello specifico della Falce, mi preme però sottolineare alcuni punti importanti ed in particolare la mia posizione personale sul tema in oggetto.
 Il disegno di legge dell’Udc, indirizzato alla soppressione dell’Ente Autonomo Portuale, pur condivisibile in alcuni suoi aspetti, non ho ritenuto di firmarlo non avendo partecipato alla sua stesura, con contributi ed idee per un testo condiviso.
 Sarebbe stato più convincente politicamente su una questione così complessa confrontare posizioni molto articolate e differenziate, a beneficio dei cittadini e del territorio provinciale.
D’altronde il Pdl, sia a livello regionale che provinciale non ha mai deliberato una linea  ufficiale, quindi  fin qui’ si è trattato di libere posizioni personali, assunte legittimamente dai singoli parlamentari.
Altrettanto bene hanno fatto Comune e Provincia, nella loro autonomia istituzionale ad assumere le determinazioni che conosciamo, al pari ad esempio di diversa posizione assunta dalla Camera di Commercio.
La richiesta di chiarimenti sulla questione al Coordinamento del partito da parte di alcuni consiglieri del Pdl al Comune di Messina può essere congrua, ma  và contestualizzata all’interno, ripeto, di articolazioni, come si vede differenziate.
Storicamente, da tanti anni, sul punto franco, vera questione centrale, ho una posizione chiara e inequivoca, sempre pubblicamente espressa. Non ho mai inteso difendere l’Ente Porto in quanto tale, quanto piuttosto le sue prerogative e i suoi fini istituzionali voluti dalla legge cioè l’attivazione del Punto franco e nel rispetto dell’Art.20 dello Statuto della Regione Siciliana.
 Ritengo infatti validissima ed ancora attuale questa occasione e questo progetto per il territorio, l’economia e l’occupazione di Messina e della sua provincia. A nessuno può sfuggire il vantaggio di investimenti  imprenditoriali  a basso carico fiscale come quelli del punto franco sui nostri territori, da parte di operatori sia italiani che stranieri. Naturalmente rispetto le opinioni contrarie.
Sebbene siano passati invano decenni, non si può rinunciare a dotarsi del Punto franco, il quale, a mio avviso, si badi bene, non va realizzato nella zona falcata, area pregiata che va tutta bonificata e destinata a vincolo ambientale da destinare ad utilizzi sociali di pubblica utilità soprattutto di natura turistico-culturale e paesaggistica, bensì nella zona tirrenica, in prossimità di S. Filippo del Mela, dove ci sono aree disponibili, tra l’altro disinquinando rispetto ad alcune discusse  presenze industriali.
 Infatti quando in un primo tempo la Regione ha sciolto l’Ente porto, come si ricorderà nella seduta del 10 febbraio 2010 dell’ Assemblea Regionale (stralcio in allegato) non intervenni né assunsi iniziative a difesa del mantenimento dell’Ente stesso, però se poi la stessa Regione fa marcia indietro sulla base di una legge nazionale del 2009 che ristabilisce la validità della legge del 1951, istitutiva del Punto franco a Messina, anche col conforto di un provvedimento del Consiglio di Giustizia amministrativa del 7 febbraio 2011, mi è parso ovvio salutare con favore il riaffacciarsi di questa grande opportunità che crea sviluppo reale. Mi sembra poi naturale che i vantaggi di natura finanziaria e fiscale per l’insediamento attraverso il punto franco di nuove realtà economiche nel nostro territorio, anche dal punto di vista dei tributi dovuti, rimangano agli enti locali, cioè regione, provincia e comune, soprattutto oggi che si parla tanto di federalismo, mentre così non avverrebbe se fosse lo Stato attraverso l’Autorità Portuale, suo braccio operativo, ad avere piena competenza e gestione della materia.
 Ancora, per intenderci, dobbiamo riappropriarci del patrimonio che oggi l’Ente porto ha, affidandolo agli enti locali provinciali.
Autonomia e federalismo, non sono solo degli slogans, ma progetti politici e prerogative delle istituzioni territoriali.
 Per quanto mi riguarda, possiamo anche proporre di trasformare l’ente porto in ”Ente per la gestione del Punto franco”. Dobbiamo trovare tutti insieme soluzioni politiche e non giudiziarie a questa complessa vicenda, eventuali dietrologie ed eventuali manovre oscure speculative non ci riguardano, la comunità le bandisce, l’unico interesse è e deve essere quello pubblico, avendo come unico scopo il futuro della città e la sua  assoluta necessità di crescita economica per assicurare nuova occupazione”.

Messina, 25 febbraio 2011 On. Corona

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LETTERA APERTA GLI INTERESSI DELLE INDUSTRIE AL DI SOPRA DELLA SALUTE DEI CITTADINI

AUSER San Filippo del Mela
via Roma, 56 – 98044 San Filippo del Mela (ME) – info: 3291558488
 
LETTERA APERTA GLI INTERESSI DELLE INDUSTRIE AL DI SOPRA DELLA SALUTE DEI CITTADINI Abbiamo avuto notizia che in questi giorni è stato emanato dal Ministero dell’Ambiente il decreto di autorizzazione integrata ambientale (AIA) per la Raffineria Mediterranea di Milazzo.


I CITTADINI ANCORA UNA VOLTA VENGONO IN SECONDO PIANO O MEGLIO, PRESI PER IDIOTI Dalla lettura del Decreto,si evince: “Rilevato che non sono pervenute ai sensi dell’art. 5, comma 8, del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, e degli articoli 9 e 10 della legge 7 agosto 1990, n. 241, osservazioni del pubblico relative all’autorizzazione all’esercizio dell’impianto”. A quanto “rilevato” dal Ministro dell’Ambiente, ci viene spontaneo chiedere: Quando il pubblico è stato portato a conoscenza dell’avvio del procedimento? L’AUSER di San Filippo del Mela, Considerato che: secondo la convenzione di Aarhus, i cittadini hanno il diritto di essere informati della situazione esistente sul proprio territorio e che è compito delle autorità fornire informazioni e motivare i cittadini a sviluppare un atteggiamento e forme di comportamento responsabili; che, conformemente alla direttiva 2003/35/CE, gli Stati membri provvedono affinché al pubblico vengano offerte tempestive ed effettive opportunità di partecipazione alla preparazione e alla modifica o al riesame dei piani ovvero dei programmi che devono essere elaborati; la Raffineria di Milazzo è stata sempre causa di disagi economico sociali per il territorio negli anni passati ed anche in date recenti; sia i consiglieri dei Comuni interessati dall’insediamento che i cittadini del territorio non sono stati informati dell’avvio della procedura; la Raffineria di Milazzo è una industria ad elevato rischio assieme alla ESI e all’ULTRAGAS; sul territorio insiste un’ alta concentrazioni di attività industriale, che espone i cittadini a grossi rischi per la tutela della propria salute; Visto che, la legge n. 241/90 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, dispone che: Art. 7 “…. l'avvio del procedimento stesso è comunicato, con le modalità previste dall'articolo 8, ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi. ….”; Art. 8, comma 3: “Qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa, l'amministrazione provvede a rendere noti gli elementi di cui al comma 2 mediante forme di pubblicità idonee di volta in volta stabilite dall'amministrazione medesima.” Art. 9, “Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento.”;
Riscontrato che: l’Amministrazione competente non ha provveduto ad adottare quelle forme di pubblicità idonee (l’unico avviso è stato pubblicato dal gestore sul “sole 24 ore”) affinché l’informativa sull’avvio dei procedimenti fosse la più diffusa possibile, annullando di fatto l’intervento al procedimento da parte del pubblico interessato cosi come definito dal D. Lgs. 59/2005; non risulta che gli enti locali coinvolti nel procedimento, nonostante abbiano attivato Agenda 21 locale utilizzando anche finanziamenti pubblici, abbiano avviato in merito alcun incontro/dibattito pubblico, a differenza di quanto avvenuto, ad esempio, per la centrale termoelettrica di San Filippo del Mela; chiede alle autorità competenti di verificare se la mancanza di una forma idonea di pubblicità dell’avvio del procedimento e, la mancanza dell’attivazione del metodo partecipativo di agenda 21 locale da parte degli Enti locali che hanno adottato questo metodo partecipativo, sono elementi che abbiano limitato se non annullato la partecipazione del pubblico interessato, cosi come prevista dal legislatore, inficiando di fatto la stessa procedura e quindi l’autorizzazione rilasciata. Su un provvedimento che, di fatto, ha forti ripercussioni sulla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, non si possono lasciare dubbi sulla sua trasparenza e legittimità dello stesso.

L’AUSER di San Filippo del Mela inoltre si domanda che senso abbia rilasciare un’autorizzazione integrata ambientale (AIA), quando è ancora in itinere la procedura per il rilascio della valutazione di impatto ambientale (VIA) per la realizzazione di Unità HMU3 per produzione idrogeno da gas naturale con processo di Steam Reforming da insediare all’interno dello stesso sito e presentata dal gestore contemporaneamente alla richiesta AIA? Sarebbe stato opportuno prima decidere sulla VIA del nuovo impianto e poi rilasciare l’AIA, ciò al fine di valutare complessivamente la sostenibilità ambientale di un sito che forse non è più sopportabile dal territorio.


San Filippo del Mela, lì 25/02/2011 Auser San Filippo del Mela

ITALIA LAVORO INFORMA


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Corte Costituzionale, Sentenza n. 33/2011, in tema di energia nucleare